Un gruppo di scienziati, guidati dal dottor William Barton, si reca nelle Everglades per catturare il Gill-man. La furia del mostro porta però a una dura colluttazione che termina soltanto quando il fuoco lo stordisce. Ormai gravemente ustionato, il Gill-man ha le branchie danneggiate e viene operato dall'equipe che accompagna Barton: si scopre così che la creatura è dotata di un secondo apparato respiratorio, simile a quello umano, che gli permette di sopravvivere fuori dall'acqua e che viene liberato chirurgicamente. Non solo: il fuoco ha bruciato le sue scaglie, rivelando al di sotto uno strato di pelle simile a quello umano. Nella sua nuova condizione, il Gill-man si dimostra più mansueto, anche se l'istinto lo porta a tornare alle acque, dove ormai non può più vivere a causa delle mutate condizioni respiratorie. Viene così portato via, nella speranza di poterlo integrare nella comunità degli uomini. Nel frattempo, però, il dottor Barton, preda dei suoi deliri di onnipotenza per l'impresa compiuta e geloso del legame che sempre più avvicina sua moglie Marcia al collega Jed Grant, uccide quest'ultimo, facendo ricadere la colpa sul Gill-man. Il processo di integrazione diventa così impossibile, la creatura fugge, ma non ha più nemmeno le acque a cui tornare...
Il Gill-man viene catturato da un gruppo di esploratori dell'Amazzonia, e portato in un acquario della Florida. La creatura verrà sottoposta agli esperimenti degli scienziati, ed esposta come attrazione per la folla. Solo la bella dottoressa Helen Dobson sembra accorgersi della sua sofferenza. Durante un test mirato a scoprire la sua intelligenza, però, il mostro riuscirà a fuggire...