...E la Terra prese fuoco
TITOLO ORIGINALE: The Day the Earth Caught Fire
Sceneggiatura: Wolf Mankowitz, Val Guest
Produttore: Val Guest per Melina Productions
Fotografia: Harry Waxman
Montaggio: Bill Lenny
Effetti speciali: Les Bowie
Musiche: Stanley Black
Scenografia: Tony Masters
Compra DvD
Attori
Edward Judd - Peter Stenning
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Janet Munro - Jeannie Craig
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Leo McKern - Bill Maguire
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Trama
Londra. Peter Stenning, giornalista del Daily Express, racconta gli ultimi giorni di un mondo ormai alla fine: strani eventi climatici hanno rappresentato i primi segnali d'allarme di una crisi che nessuno era riuscito a prevedere. Era iniziata con ondate di calore senza precedenti e Peter, indagando per il suo giornale, ha scoperto che gli esperimenti nucleari dell'America e dell'Unione Sovietica ai due lati del globo hanno determinato lo spostamento dell'asse terrestre, modificando il clima del pianeta. In realtà, a essere stata modificata è stata anche l'orbita della Terra, che quindi ora sta avvicinandosi al sole. Le potenze cercano di rimediare al problema con nuove detonazioni, mentre l'orologio che segna l'avvicinarsi della fine carica di angoscia e speranza l'umanità, e Peter, dopo aver perso la famiglia e aver costruito una nuova relazione con l'affascinante Jeannie, una ragazza che lavora al centro meteorologico nazionale, resta uno degli ultimi cronisti della tragedia.
Curiosità ed altro
- L'idea venne a Val Guest nel 1954 dopo aver letto le corrispondenze sul Times da parte di alcuni giornalisti che avevano avanzato l'ipotesi di un pericolo di spostamento dell'asse terrestre in seguito agli esperimenti nucleari delle superpotenze. Ci vollero però sette anni per realizzare il film perché nessun produttore sembrava interessato all'idea.
- L'uscita di L'ultima spiaggia, di Stanley Kramer nel 1959 e il coevo successo di Espresso Bongo dello stesso Guest, diedero da un lato al tema nuclear-ecologista la possibilità di assumere rilevanza e dall'altro al regista il potere contrattuale di portare finalmente a compimento il suo progetto.
- Guest optò per un approccio documentarista, tanto che il film, nonostante sia ascritto al genere fantascientifico, di fatto è più un dramma di denuncia. La sensazione di realismo è alimentata da riprese di autentiche dimostrazioni anti nucleare che il regista aveva filmato nell'Aprile del 1961, prima di iniziare a girare il film vero e proprio.
- Le riprese si sono svolte dal 15 Maggio al 14 Luglio del 1961 in location per lo più reali (la sede del Daily Express fu invece ricostruita in studio), per un'uscita nelle sale inglesi avvenuta il 23 Novembre 1961. In Italia, invece, la pellicola è arrivata nell'Agosto del 1962.
- Il film adotta una scelta bicromatica: il prologo e il finale sono virati sul giallo, per accentuare l'effetto del pianeta in fiamme, laddove il resto del film è in bianco e nero. Questa caratteristica non è stata riportata in tutte le edizioni italiane, ed è stata ripristinata più di recente. Il film ha più di recente goduto anche di un remaster 4K da parte del British Film Institute, utilizzato per l'edizione Blu-Ray Disc inglese.
- Sebbene avesse già partecipato ad altri film, i titoli citano Edward Judd come alla sua prima esperienza (“introducing”). Anche per questo il suo non è il primo nome in cartellone.
- Il personaggio di Leo McKern fa riferimento al suo occhio di vetro, caratteristica reale dell'attore.
- È uno dei primi lavori di Michael Caine, che compare brevemente nel ruolo di un poliziotto, verso la fine del film.